conformità urbanistica roma
Conformità urbanistica a Roma: verificare lo stato legittimo nelle compravendite
Cos’è la conformità urbanistica
La conformità urbanistica di un immobile a Roma rappresenta la corrispondenza tra lo stato attuale dei luoghi e quanto autorizzato dai titoli edilizi rilasciati dal Comune. Nelle compravendite immobiliari, questa verifica è determinante per accertare lo stato legittimo dell’immobile, evitando rischi legali e blocchi nella stipula del rogito.
La normativa di riferimento, sia nazionale che comunale, stabilisce che ogni modifica edilizia deve essere eseguita previa autorizzazione, e il rispetto di tali titoli è condizione essenziale per la commerciabilità dell’immobile.
Perché è fondamentale nelle compravendite
A Roma, la presenza di difformità urbanistiche non sanate può comportare gravi conseguenze:
– impossibilità di stipulare l’atto notarile se le difformità sono rilevanti e non regolarizzabili
– responsabilità legale e patrimoniale del venditore
– rischio di contenziosi e richieste di risarcimento
– difficoltà di accesso a mutui e finanziamenti ipotecari
Per questo motivo, prima di procedere con la firma del preliminare o del rogito, è indispensabile effettuare una verifica approfondita della conformità urbanistica.
Come si verifica lo stato legittimo
La verifica consiste in un’analisi tecnica svolta da un professionista qualificato, come il geometra, che confronta:
– la documentazione progettuale depositata presso l’archivio comunale
– eventuali varianti autorizzate
– la planimetria catastale (che assume valore urbanistico solo in caso di irreperibilità del progetto)
– lo stato di fatto rilevato con un sopralluogo tecnico
Il risultato di questa indagine permette di stabilire se l’immobile è conforme oppure se presenta difformità che necessitano di sanatoria o di altri interventi.
Il ruolo del geometra nella conformità urbanistica
Come geometra operante a Roma, metto a disposizione l’esperienza maturata in oltre quindici anni di verifiche tecniche su immobili di ogni tipologia. L’analisi che svolgo non si limita alla sola conformità urbanistica, ma comprende anche valutazioni su eventuali vincoli, regolarità catastale e compatibilità con le normative vigenti, così da fornire al cliente un quadro chiaro e completo della situazione dell’immobile.
Conclusioni
Verificare la conformità urbanistica a Roma prima di acquistare o vendere un immobile significa tutelarsi da rischi legali ed economici. Una consulenza tecnica mirata permette di individuare subito eventuali criticità e agire per tempo, evitando problemi nella fase di compravendita.
Se stai per comprare o vendere casa a Roma e vuoi avere la certezza dello stato legittimo del tuo immobile, contattami per una consulenza tecnica o prenota subito una prima call conoscitiva gratuita.
Cantieri sequestrati a Milano: perché a Roma chi compra casa deve fare verifiche urbanistiche prima del preliminare
Cantieri sequestrati a Milano: un campanello d’allarme per chi compra casa
Negli ultimi mesi, a Milano, la Procura ha sequestrato diversi cantieri residenziali — dal progetto “Residenze Lac” nel Parco delle Cave al “Giardino Segreto” in zona Isola fino allo “Scalo House” a Scalo Farini — per irregolarità gravi nei titoli edilizi rilasciati.
Le indagini parlano di SCIA utilizzate al posto di permessi di costruire, convenzioni urbanistiche stipulate senza i passaggi dovuti, mancanza di piani attuativi e perfino ipotesi di abuso d’ufficio e falso ideologico.
Questi fatti non riguardano solo il mondo dei costruttori o delle amministrazioni, ma anche chi acquista un immobile, nuovo o usato.
Anche se questi episodi riguardano Milano, situazioni simili possono verificarsi in qualsiasi città, compresa Roma e provincia, dove opero come geometra specializzato in verifiche tecniche e urbanistiche per compravendite immobiliari. Effettuare controlli preventivi nella Capitale è essenziale per evitare problemi al rogito.
Il rischio per gli acquirenti
Molti degli appartamenti già venduti “su carta” nei cantieri sequestrati sono oggi bloccati, con famiglie che hanno versato caparre o stipulato preliminari ma non possono rogitare.
In casi simili, i rischi concreti sono:
– impossibilità di ottenere il mutuo;
– ritardi o blocco definitivo del trasferimento di proprietà;
– necessità di contenzioso legale per recuperare le somme versate;
– eventuali spese per sanare o ripristinare l’immobile.
Stato legittimo e titoli edilizi: cosa controllare
Per legge (art. 9-bis DPR 380/2001), lo stato legittimo di un immobile è determinato dai titoli edilizi depositati in Comune, non dalla planimetria catastale.
Questo significa che, prima di comprare, è fondamentale verificare:
– Titolo abilitativo originario e successive pratiche edilizie (permesso di costruire, SCIA, CILA, sanatorie);
– Conformità urbanistica dello stato di fatto rispetto ai progetti approvati;
– Eventuali vincoli (paesaggistici, idrogeologici, storico-artistici) che possano incidere sulla legittimità delle opere;
– Certificati e convenzioni urbanistiche stipulate tra costruttore e Comune;
– Presenza di procedimenti o contenziosi in corso.
Il ruolo delle verifiche tecniche preventive
Una verifica tecnica urbanistica prima del preliminare è l’unico strumento che permette di accertare la reale regolarità dell’immobile.
Un tecnico abilitato può:
– accedere agli archivi comunali per esaminare i titoli edilizi;
– confrontare lo stato attuale con i progetti depositati;
– individuare eventuali difformità e valutarne la sanabilità;
– fornire un report dettagliato, utile anche alla banca per il mutuo.
Conclusione: tutelarsi prima della firma
I casi di Milano dimostrano che fidarsi della documentazione fornita dal venditore non basta.
Solo una due diligence urbanistica completa consente di firmare un preliminare in sicurezza, evitando di trovarsi in situazioni bloccate o, peggio, con un immobile non sanabile.
Se stai per comprare casa, il momento giusto per fare queste verifiche è prima della firma del preliminare, non dopo. Contattami per una consulenza!
definizione condono edilizio Roma
Condono edilizio a Roma: definizione delle pratiche pendenti per vendere, ristrutturare o regolarizzare
A Roma sono ancora migliaia le pratiche di condono edilizio pendenti, risalenti alle leggi 47/1985, 724/1994 e 326/2003. In molti casi, l’istanza è stata presentata ma mai definita, lasciando l’immobile in una situazione di incertezza urbanistica e giuridica.
Perché è fondamentale chiudere una pratica di condono ancora aperta
Una pratica di condono non definita rappresenta un ostacolo concreto per:
– Compravendite immobiliari: senza titolo edilizio in sanatoria non è possibile attestare lo stato legittimo dell’immobile;
– Nuovi interventi edilizi: non è possibile presentare CILA, SCIA o PdC su immobili ancora non regolarizzati;
– Accesso a bonus fiscali e mutui: le agevolazioni richiedono regolarità urbanistica e catastale;
– Tutela del valore immobiliare: un abuso non sanato riduce il valore di mercato e la vendibilità del bene.
Come si ottiene oggi il titolo edilizio in sanatoria a Roma
Per definire un’istanza di condono ancora pendente, è oggi possibile scegliere tra due modalità operative previste dal Comune di Roma:
✅ Procedura semplificata – DAC 40/2019:
Introdotta con la Delibera dell’Assemblea Capitolina n. 40/2019, consente di definire la pratica tramite presentazione di una relazione tecnica asseverata e degli allegati necessari. È riservata a casi in cui non ci siano vincoli, opposizioni o documentazione mancante.
È la via più rapida per ottenere il titolo edilizio in sanatoria, anche ai fini del rilascio del certificato di stato legittimo per la vendita.
🕐 Procedura ordinaria:
Resta possibile seguire l’iter tradizionale con istruttoria piena da parte dell’Ufficio Condono, utile nei casi complessi, vincolati o con elementi da approfondire.
È più lunga, ma necessaria quando non si può accedere alla semplificata.
Un supporto tecnico completo per chiudere la tua pratica
Come geometra specializzato nel condono edilizio a Roma, offro:
– Analisi dell’istanza esistente e verifica documentale;
– Studio di fattibilità per l’accesso alla procedura DAC 40/2019 o valutazione della via ordinaria;
– Rilievi, aggiornamenti grafici e catastali;
– Redazione della relazione asseverata o integrazioni tecniche;
– Gestione della pratica presso l’Ufficio Condono fino all’ottenimento del titolo edilizio.
Quando è il momento di agire? Ora.
Chiudere la tua pratica di condono è oggi necessario per attestare lo stato legittimo, vendere casa in sicurezza, o semplicemente per ottenere nuovi titoli edilizi per ristrutturare o valorizzare il tuo immobile.
Contattami per verificare se puoi accedere alla procedura semplificata DAC 40/2019 e chiudere definitivamente la tua pratica


